GARA D’APPALTO: COME FUNZIONA?
Chi è interessato a partecipare a una gara d’appalto, e dunque alle varie procedure amministrative, deve osservare attentamente i requisiti e i documenti richiesti. I bandi d’interesse sono consultabili nella sezione Contratti Pubblici della Gazzetta Ufficiale, dove vengono pubblicati due volte a settimana, nel BUR (Bollettino Ufficiale Regionale) e nell’area Bandi di gara e contratti del portale del Mise. Una volta individuato il bando, bisogna analizzare le modalità di partecipazione e i termini di presentazione dell’offerta.
GARA D’APPALTO: I DOCUMENTI NECESSARI
Qualsiasi impresa voglia partecipare a una gara d’appalto è tenuta a presentare i seguente documenti.
Certificato Casellario Giudiziale
È un certificato rilasciato dalla Procura della Repubblica da cui è possibile risalire ai rapporti di un determinato esponente o socio di un’impresa con la Giustizia. Riporta, infatti, tutte le condanne pendenti e quelle scontate (in ambito civile e penale). Grazie al servizio di VisureSmart è possibile ottenerlo in un massimo di 8 giorni lavorativi.
Certificato anagrafe delle sanzioni amministrative
Il certificato dell’anagrafe delle sanzioni amministrative dipendenti da reato riporta i provvedimenti di condanna a carico di un ente, per reati commessi da suoi organi o preposti e ha validità di 6 mesi. Può essere richiesto dal rappresentante legale dell’ente interessato o da un suo delegato; dalle pubbliche amministrazioni o dai gestori di pubblici servizi, quando il certificato è necessario per l’espletamento delle loro funzioni; dall’autorità giudiziaria penale, che provvede direttamente alla sua acquisizione. Invece, la richiesta del certificato deve essere presentata dal rappresentante legale dell’ente o da un delegato.
Certificato iscrizione Camera di Commercio
È il documento rilasciato dalla Camera di Commercio che attesta legalmente l’iscrizione di un’impresa al Registro delle Imprese della CCIAA e ne certifica i dati. Permette di conoscere i dati attuali di un’azienda, ma viene rilasciato solo se l’impresa è in regola con i pagamenti dei diritti camerali annuali.
Certificato carichi pendenti Agenzia delle Entrate
Attesta l’eventuale esistenza di debiti fiscali relativi a Irpef, Ires, Iva, imposta di registro e altri tributi, da parte dei contribuenti. Pertanto, consente di verificare in Agenzia delle Entrate la regolarità fiscale e i carichi pendenti con il Fisco. Più nello specifico, i carichi pendenti risultanti in anagrafe tributaria sono per lo più relativi a illeciti amministrativi, imposte dirette/indirette, versamenti omessi o parziali di IVA.