Il nuovo modello delle cartelle di pagamento è in arrivo. Ma cosa cambia per i cittadini? Ecco le novità per la Riscossione introdotte dalla legge di Bilancio con il provvedimento dell’Agenzia delle Entrate.
Il nuovo modello delle cartelle di pagamento
La Legge di Bilancio 2022 porta con sé numerose novità. Una tra tutte riguarda le cartelle di pagamento per le quali è già pronto il nuovo modello.
Il cambiamento rientra nel gruppo di provvedimenti presi rispetto al tema dell’eliminazione dell’aggio dovuto dai debitori, per il rimborso delle spese di gestione del servizio nazionale di riscossione.
Nello specifico il testo della manovra stabilisce che i costi di remunerazione del servizio, per tutti i carichi affidati alla Riscossione dal primo gennaio 2022, saranno, prevalentemente, a carico del bilancio dello Stato e non graveranno sui cittadini.
Il nuovo modello ha ricevuto l’approvazione con il provvedimento dell’Agenzia delle Entrare del 18 gennaio.
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Cosa cambia per i cittadini
Tramite l’impiego del nuovo modello, come anticipato nel paragrafo precedente, si conferma l’addio all’aggio della Riscossione. La novità è introdotta dall’articolo 1 comma 15 della Legge di Bilancio. L’articolo modifica il precedente 17 del d.l.gs. n.112 del 1999.
Tale modifica permette che i costi di gestione del servizio nazionale di riscossione siano coperti grazia a stanziamenti di risorse quasi totalmente a carico dello Stato.
Con questa nuova disciplina vengono aboliti gli oneri di riscossione delle somme iscritte a ruolo:
- del 3% in caso di pagamento entro i sessanta giorni;
- del 6% se la scadenza dei sessanta giorni non viene rispettata, insieme agli interessi di mora;
- l’1% delle somme iscritte a ruolo nel caso di riscossione spontanea.
A carico del debitore tuttavia restano la quota a titolo di spese esecutive per le attività cautelari ed esecutive per il recupero delle somme insolute. Inoltre, sempre a carico del debitore, si trova la quota di spese di notifica della cartella di pagamento ed eventuali atti di riscossione.
L’attuazione è in vigore dal 1 gennaio 2022, mentre per cartelle relative a carichi sino al 31 dicembre 2021 continua ad essere utilizzato il modello approvato nel luglio 2017.
Come verificare la propria situazione debitoria
Nell’eventualità in cui un contribuente volesse conoscere la propria situazione debitoria, l’Agenzia Entrate-Riscossione dà la possibilità di verificarla tramite la richiesta dell’Estratto Conto Debitorio dell’Equitalia.
Tale documento serve per la certificazione, a decorrere dall’anno 2000, lo stato dei seguenti elementi comprensivi di interessi e sanzioni:
- debiti maturati;
- pagamenti effettuati;
- eventuali insoluti;
- residuo passivo.
In sostanza è un documento ufficiale che certifica la posizione debitoria di una persona, fisica o giuridica, e le procedure in atto svolte dall’ente di riscossione.
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