Regolarizzazione di braccianti, badanti e colf: il confronto tra Pd, Iv e Leu da una parte e M5s dall’altra è ancora aperto. Così, sta diventando una corsa contro il tempo l’inserimento della sanatoria di colf e braccianti stranieri.
BRACCIANTI E LAVORATORI DOMESTICI: L’ULTIMA VERSIONE DELLA NORMA
L’ultima versione della norma includerebbe i due settori, quello agricolo e quello del lavoro domestico, per una stima di circa 300mila persone, anche italiane. Il testo proporrebbe due possibilità: 1) la regolarizzazione da parte del datore di lavoro (che in tal modo verserebbe i contributi all’Inps); 2) una richiesta avanzata dallo stesso lavoratore, licenziato durante l’emergenza da Covid-19 e alla ricerca di lavoro.
In attesa del decreto di maggio, la proposta portata avanti dalla ministra delle Politiche agricole Teresa Bellanova è quella di regolarizzare i braccianti sprovvisti di permesso di soggiorno (secondo alcune stime circa 250.000). Come? Concedendogli la possibilità di contratti a tempo determinato. Ancora, il ministro al Lavoro e alle Politiche sociali Nunzia Catalfo pensa anche alla regolarizzazione di colf e badanti, che porterebbero il totale dei potenziali beneficiari a 600.000 persone.
La Segreteria Nazionale delle Acli in famiglia (AiF) rammenta che proprio l’emergenza sanitaria, e le misure di contenimento sociale necessarie, hanno mostrato l’importanza fondamentale del lavoro domestico per la tenuta delle famiglie e la cura dei componenti più fragili. Ecco perché incalzano per la regolarizzazione dei lavoratori domestici immigrati irregolarmente, mettendo le famiglie italiane nelle condizioni di garantire loro un rapporto lavorativo trasparente.
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