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Bonus da 1000 euro ai lavoratori autonomi e Rem di 3 mesi, la bozza del Decreto

Il nuovo decreto dovrebbe prevedere una maxi manovra da 55 miliardi di euro a sostegno di lavoratori e imprese danneggiate dal Covid-19. Bonus di 1000 euro e Rem di massimo 800 euro. Ecco le novità.

BONUS INPS, SALE A 1.000 EURO PER GLI AUTONOMI

Il bonus da 600 euro per gli autonomi è stato riconfermato per il mese di aprile, a maggio, invece, salirà a 1.000 per i casi più gravi. Ovvero, per quei lavoratori autonomi che hanno subito una comprovata riduzione di almeno il 33% del reddito del secondo bimestre 2020 (rispetto al reddito del secondo bimestre 2019).

Sulla bozza, infatti, si legge che: “Ai liberi professionisti titolari di partita iva attiva alla data di entrata in vigore del presente decreto, iscritti alla Gestione separata di cui all’articolo 2, comma 26, della legge 8 agosto 1995, n. 335, non titolari di pensione e non iscritti ad altre forme previdenziali obbligatorie, che abbiano subito una comprovata riduzione di almeno il 33 per cento del reddito del secondo bimestre 2020, rispetto al reddito del secondo bimestre 2019, è riconosciuta una indennità per il mese di maggio 2020 pari a 1000 euro”. Sarà comunque necessario che ogni soggetto interessato presenti all’Inps la domanda nella quale autocertifica il possesso dei requisiti. L’Inps, successivamente, comunicherà all’Agenzia delle Entrate i dati identificativi dei soggetti che hanno presentato l’autocertificazione per la verifica dei requisiti. Sarà poi l’Agenzia a comunicare l’esito dei riscontri effettuati.

REDDITO DI EMERGENZA, 800 EURO PER 3 MESI

il “Rem” (Reddito di emergenza) sarà istituito da maggio. Una misura di sostegno al reddito per le famiglie a seguito dell’emergenza da Covid-19. L’ammontare va dai 400 euro mensili fino a un massimo di 800 euro. Verrà erogato per 3 mesi, a decorrere dal mese in cui è stata presentata la domanda. In ogni caso, si può inoltrare la domanda entro il termine di luglio. Ma cos’è necessario per accedere al Rem?

  • Residenza in Italia, verificata con riferimento al componente richiedente il beneficio;
  • reddito familiare, nel mese precedente la richiesta, inferiore ad una soglia pari all’ammontare del beneficio;
  • valore del patrimonio mobiliare familiare (2019) inferiore a una soglia di euro 10.000, accresciuta di euro 5.000 per ogni componente successivo al primo e fino ad un massimo di euro 20.000;
  • Isee inferiore a 15.000 euro.

Nel caso di percettori del reddito di cittadinanza all’interno dei nuclei familiari, il Rem può essere comunque richiesto come integrazione. Al contrario, pare che non potranno beneficiare del Rem i soggetti in stato detentivo (per tutta la durata della pena) e quanti sono ricoverati in istituti di cura di lunga degenza o altre strutture residenziali a carico dello Stato. Come avviene per il Reddito di cittadinanza, anche per la richiesta, il riconoscimento e l’erogazione del Rem si applicheranno le stesse modalità. Una volta che il decreto sarà approvato, sul portale dell’Inps vi sarà un modulo apposito per la richiesta.

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