È in arrivo un bonus per tutti i liberi professionisti, per gli iscritti alla gestione separata INPS e che svolgono un lavoro autonomo. Si tratta di un bonus, dunque, per le Partite Iva, noto come ISCRO.
Si tratta dell’Indennità Straordinaria di Continuità Reddituale Operativa, ossia una soluzione alternativa a quella che per molti cittadini dipendenti è costituita dalla cassa integrazione.
Il sostegno è previsto sino al 2023, ma può essere richiesto dai cittadini solamente una volta, per una durata massima di 6 mesi.
Ecco, nel dettaglio, come funziona il bonus Partite Iva, in relazione alle regole stabilite per l’ISCRO.
Bonus Partite Iva: i dettagli
Ciò che abbiamo appena definito come bonus Partite Iva consiste in un’indennità ISCRO che è destinata a tutti i cittadini che lavorano in autonomia. Questi lavoratori non devono essere titolari di trattamento pensionistico diretto e non devono recepire il reddito di cittadinanza.
La forma di sostegno è stata introdotta negli anni per aiutare i lavoratori autonomi in difficoltà economica.
In particolare, la Legge di Bilancio del 2021 ha confermato la disponibilità della misura anche per il 2022 e il 2023.
L’INPS non eroga automaticamente il sostegno. Difatti, quest’ultimo viene inoltrato solo sotto richiesta, tramite una specifica domanda che dev’esser fatta entro ottobre 2022 per quest’anno ed entro ottobre 2023 per il prossimo.
L’indennità varia da 250 euro mensili minimi a 800.
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Chi ne può usufruire
Il bonus Partite Iva è rivolto a soggetti specifici, che lavorano in modalità autonoma e che hanno subito una perdita economica ingente. Nello specifico il danno subito dev’essere una diminuzione del reddito di almeno il 50% rispetto a quella che è la media calcolata sui redditi dei tre anni precedenti.
Il bonus ISCRO per le Partite Iva è rivolto a soggetti specifici, che lavorano in modalità autonoma, e che hanno subito una perdita economica tale da dover richiedere questo sostegno. Questo significa che il reddito dell’anno precedente alla richiesta deve essere inferiore del 50% rispetto alla media calcolata su tutti i redditi pervenuti nei tre anni precedenti.
Tuttavia per questo reddito esistono anche dei limiti specifici: non deve superare la cifra di 8.145 euro.
Inoltre, è fondamentale aver aperto la Partita IVA da un periodo di tempo di almeno quattro anni.
Nuovi bonus
Oltre al bonus ISCRO per le Partite Iva esistono per il 2022 altre possibilità per ricevere sostegni economici.
Il primo aiuto importante per le Partite Iva di alcuni settori deriva dal nuovo Decreto Sostegno 2022.
Si tratta di aiuti che vanno nella direzione di sostenere economicamente il mondo del turismo, che al momento si sta trovando in una particolare difficoltà economica causata principalmente dalla mancanza di turisti nella stagione invernale.
Inoltre verranno sostenuti con fondi appositi anche i commercianti al dettaglio, il trasporto pubblico locale, le agenzie di viaggio, lo sport e le attività che sono ancora chiuse a causa della diffusione del contagio come ad esempio le discoteche, ma anche i cinema e i teatri.