servizio clienti

Colf e badanti: in scadenza il termine per il versamento dei contributi

Versamento contributi colf e badanti: prima scadenza

Oggi 10 giugno è la data di scadenza per il versamento dei contributi (per il trimestre gennaio-marzo 2020) di colf e badanti. Il datore di lavoro deve versare i contributi del lavoratore domestico sulla base della retribuzione oraria concordata tra le parti.

L’importo dei contributi da versare

(corriere.it) La legge prevede 3 determinate fasce di salario orario convenzionale, a cui corrispondono altrettante fasce di retribuzioni effettive. Pertanto, per il calcolo dei contributi basta cercare l’importo del contributo orario corrispondente alla retribuzione effettiva corrisposta. Poi bisogna moltiplicare questo valore per il numero delle ore di lavoro svolte entro l’ultimo sabato del trimestre. Per i rapporti di lavoro superiori alle 24 ore settimanali è prevista un’unica retribuzione oraria convenzionale a cui, nel 2020, corrisponde un contributo orario di 1,04 euro.

Le modalità di pagamento

Il versamento può essere effettuato tramite:

  • bollettini MAV inviati direttamente dall’INPS;
  • procedura online del Portale dei Pagamenti, utilizzando la modalità “Pagamento immediato pagoPA” con carta di credito o debito, con prepagata oppure con addebito in conto;
  • soggetti aderenti al circuito Reti Amiche (collegandosi al sito www.tabaccai.it)
  • avviso di pagamento PagoPA che può essere stampato dal Portale dei pagamenti e contiene il codice avviso, l’importo da pagare, la data entro la quale effettuare il pagamento e le istruzioni per il pagamento.

Le agevolazioni fiscali

Il datore di lavoro che versa regolarmente i contributi per colf e badanti può usufruire delle agevolazioni fiscali. Infatti, i contributi obbligatori versati possono essere detratti dal proprio reddito (per un importo massimo di 1.549,36 euro l’anno). Per gli addetti all’assistenza di persone non autosufficienti, il datore di lavoro può detrarre dall’imposta lorda il 19% delle spese sostenute (per un importo massimo di 2.100 euro l’anno). In ogni caso, si può usufruire della detrazione se il reddito complessivo è inferiore a 40.000 euro.

Per tutte le altre info: Come pagare i contributi dei lavoratori domestici