Il congedo parentale straordinario è prorogato al 31 luglio 2020. A stabilirlo è il Decreto Rilancio, con cui i giorni di permesso fruibili dai genitori (con figli fino ai 12 anni) passano da 15 a 30.
Congedo parentale straordinario: cosa prevede il DL Rilancio
Fino al 31 luglio i dipendenti del settore privato, con figli fino a 12 anni (o più grandi se con handicap grave), possono usufruire di 30 giorni di congedo (anche frazionati) invece dei 15 previsti dal Decreto Cura Italia. Il congedo è sempre indennizzato al 50% e con contribuzione figurativa a fini previdenziali per i genitori i cui figli hanno fino ai 12 anni. Invece, chi ha figli la cui età va tra i 12 e i 16 anni, può assentarsi dal lavoro ma non riceve alcune indennità né versamenti di contributi. Per i genitori i cui figli presentano handicap in situazione di gravità, è prevista l’indennità al 50% e i contributi figurativi; unica condizione: devono risultare iscritti a scuola o essere ospitati presso strutture diurne a carattere assistenziale.
Bonus baby sitter: da 600 a 1.200 euro
In alternativa al congedo parentale, i genitori possono richiedere il bonus baby sitter. Il Decreto Rilancio rinnova e, in alcuni casi, raddoppia a 1.200 euro il voucher per quanti hanno figli minori di 12 anni. Raddoppia, precisamente, per quanti non hanno già ottenuto il bonus con il decreto Cura Italia. Questi ultimi, infatti, continueranno a ricevere 600 euro. Stesso principio vale per l’assegno da 1.000 euro destinato a medici e infermieri, lavoratori pubblici e privati della sanità, del comparto sicurezza, difesa e del soccorso pubblico. Assegno che passerà a 2.000 euro per i soggetti delle precedenti categorie che non hanno ancora riscosso il bonus. Inoltre, sarà possibile utilizzarlo anche per usufruire dei servizi educativi territoriali, della prima infanzia e dei centri ricreativi. Il bonus baby sitter viene erogato tramite il Libretto Famiglia, un libretto nominativo prepagato composto da “titoli di pagamento”, il cui valore nominale è fissato in 10 euro lordi per ora lavorativa. Per poterne usufruire è necessario che il genitore beneficiario e la babysitter si registrino sulla piattaforma delle prestazioni occasionali.
Il portale VisureSmart offre un servizio online facilitato, con cui inoltra direttamente all’INPS la richiesta per il bonus babysitter. Per accedere al servizio sono necessari: documento d’identità valido (non scaduto), codice fiscale, Iban su cui ricevere l’indennizzo, il PIN personale dell’Inps. Per maggiori informazioni sul servizio offerto da VisureSmart visitate questa pagina: Bonus Baby sitting.