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Contratto di rioccupazione: la misura per le assunzioni del Sostegni bis

Contratto di rioccupazione

Cosa succederà dopo la fine del blocco licenziamenti? Una domanda che si sono posti in molti. E alla quale il Decreto Sostegni aveva in parte risposto attraverso la proroga del blocco fino al 30 giugno 2021 e fino al 31 ottobre 2021 per le aziende che ricorrono agli ammortizzatori sociali con causale Covid-19. Il Decreto Sostegni bis introduce una nuova misura, che si inserisce in un più ampio “pacchetto lavoro” che contiene diverse altre misure per favorire l’occupazione ed evitare i licenziamenti. Come dovrebbe funzionare il contratto di rioccupazione?

Contratto di rioccupazione: cos’è

Il contratto di rioccupazione è un tipo di contratto subordinato a tempo indeterminato che incentiva l’inserimento nel mondo del lavoro dei soggetti in cerca di nuova assunzione. Si tratta di un’agevolazione pensata per la fase di ripresa delle attività dopo l’emergenza economico-sanitaria. Il contratto sarà legato a un periodo di formazione. Servirà a garantire che le competenze professionali del lavoratore siano adeguate alla nuova azienda in cui il soggetto si andrà a inserire. Si prevede che questo periodo avrà una durata di 6 mesi e saranno applicate le sanzioni che valgono per il licenziamento illegittimo. La misura rientra tra quelle previste dal Decreto Sostegni bis, fino ad ora più volte slittato. Il provvedimento potrebbe essere adottato già dal prossimo 24 maggio 2021. 

Lo sgravio contributivo

Per i datori di lavoro privati che assumeranno lavoratori sottoscrivendo un contratto di rioccupazione, sarà riconosciuto, per un periodo massimo di 6 mesi, l’esonero dal versamento del 100% dei complessivi contributi previdenziali dovuti dal datore. lo sgravio avrà un limite massimo d’importo pari a 6 mila euro. I datori di lavoro che possono accedere all’agevolazione sono quelli che, nei 6 mesi precedenti all’assunzione, non abbiano proceduto a licenziamenti individuali o collettivi. Inoltre, lo sgravio contributivo sarà restituito dal datore nel caso il lavoratore, alla fine del periodo di formazione, non venisse assunto.

Al fine di desumere informazioni su un’azienda iscritta al Registro Imprese delle Camere di Commercio italiane, è possibile richiedere una Visura Camerale. Il documento riporta infatti anche informazioni relative al numero e alla tipologia di addetti, certificati di qualità e attestazioni: informazioni utili a verificare la compatibilità dell’azienda con le diverse agevolazioni del “pacchetto lavoro”. Comodamente da casa, si può effettuare la richiesta online affidandosi al servizio rapido ed esperto di VisureSmart.it