Fa parte del decreto legge “Cura Italia” il bonus del mese di marzo da 600 euro destinato a una serie di lavoratori autonomi e partite IVA. Un’integrazione o sostituzione di quei mancati guadagni causati dal Coronavirus e dalle misure messe in atto per contenerlo.
Bonus di 600 euro, chi sono i destinatari
Il decreto prevede un’indennità di 600 euro per il mese corrente per tutte le partite Iva non appartenenti a ordini professionali, ai lavoratori titolari di rapporti di collaborazione coordinata, ai non titolari di pensione e ai non iscritti ad altre forme previdenziali obbligatorie.
Essa può essere richiesta anche da parte dei lavoratori stagionali del settore turistico e termale costretti a terminare le proprie mansioni tra il primo gennaio 2019 e il 17 marzo 2020, giorno in cui il decreto è entrato in vigore. Unica condizione: non devono essere destinatari di pensioni e, attualmente, non devono lavorare come dipendenti.
A farne richiesta, infine, anche i lavoratori a tempo determinato del settore agricoltura se durante lo scorso anno hanno lavorato almeno per 50 giorni.
Bonus di 600 euro, come richiederlo
Per richiedere il bonus è necessario essere iscritti alla gestione separata dell’INPS. Inoltre, è specificato che le diverse indennità non sono cumulabili tra loro.
Come ha precisato il presidente dell’INPS Pasquale Tridico “non ci sarà nessun click day inteso come una finestra dentro la quale si possono fare domande di prestazioni. Ci sarà invece una domanda, aperta a tutti, che sarà attiva nei prossimi giorni sul sito dell’Istituto di previdenza”.
Inoltre, ha aggiunto che non c’è una scadenza fissata, piuttosto “c’è un periodo di riferimento che è quello dell’emergenza”. Bisogna attendere la settimana prossima per conoscere la data fissata per il “click day”. I primi pagamenti, comunque, dovrebbero essere effettuati nei primi giorni di aprile.
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