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Coronavirus, smart working e ferie obbligatorie: cosa c’è da sapere

È quanto afferma il DECRETO-LEGGE 9 marzo 2020, n. 14: "Si raccomanda ai datori di lavoro pubblici e privati di promuovere, durante il periodo di efficacia del presente decreto, la fruizione

Ferie o smart working, la ratio del decreto

Niente ricorso alle ferie per i lavoratori che possono lavorare in smart working. Chi invece le ha esaurite risulta come a lavoro.

È quanto afferma il DECRETO-LEGGE 9 marzo 2020, n. 14: “Si raccomanda ai datori di lavoro pubblici e privati di promuovere, durante il periodo di efficacia del presente decreto, la fruizione da parte dei lavoratori dipendenti dei periodi di congedo ordinario e di ferie”. Le ferie “forzate”sono fortemente raccomandate per garantire la retribuzione ai dipendenti a cui è stata sospesa l’attività lavorativa.

Dall’altro lato, dove è possibile proseguire in modalità smart working, le ferie imposte unilateralmente non trovano alcuna giustificazione normativa. Fermo restando che sono validi eventuali accordi fra azienda e dipendenti.

Cosa fare nel caso di ferie esaurite?

Come previsto dall’articolo 19, comma terzo, del DL N.9, “Laddove le ferie pregresse, il congedo, la banca ore, e altri analoghi istituti previsti dai rispettivi ordinamenti, utilizzati nel rispetto della contrattazione collettiva siano stati integralmente consumati e non vi siano altre prestazioni che tali lavoratori possano svolgere in modalità di lavoro agile, i periodi di assenza di tali dipendenti, conseguenti ai provvedimenti di contenimento del fenomeno epidemiologico da COVID-19, costituiscono servizio prestato a tutti gli effetti di legge. Inoltre, “l’Amministrazione non corrisponde in tali casi l’indennità sostitutiva di mensa, ove prevista”.

Carlo Majer, specializzato in diritto del lavoro, spiega che laddove non ci sia un divieto di lavorare, il rapporto di lavoro continuerà. Ciò significa che le aziende con problemi produttivi lasceranno a casa i dipendenti pagandoli comunque. La risoluzione del rapporto di lavoro non sarebbe conveniente per nessuno. Ecco perché l’alternativa è legata alla cassa integrazione.

FONTI

Coronavirus, non solo smart working: rischio ferie «forzate» fino al 3 aprile in tutta Italia

Smart working e ferie obbligatorie: facciamo chiarezza

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