Dichiarazione precompilata Iva 2021
Dopo l’approvazione del modello definitivo relativo alla dichiarazione dei redditi per l’anno d’imposta 2020 (per approfondire, l’articolo dedicato Modello 730: le novità del 2021), arriva la dichiarazione precompilata anche per le Partite Iva. Le prime bozze, elaborate dall’Agenzia delle Entrate in via sperimentale, saranno disponibili da marzo. Valgono per le operazioni effettuate dal 1° gennaio di quest’anno. Per gli anni di imposta 2021 e 2022 saranno coinvolti circa 2,3 milioni di contribuenti. Su un totale, si ricorda, di 4 milioni che presentano la dichiarazione Iva. Le bozze disponibili da marzo potranno essere convalidate o integrate fino al 30 aprile. Lo scopo è quello di modificare il rapporto tra contribuente e fisco e semplificarlo. In modo da diminuire i rischi di evasione e aumentare il tasso di adempimento spontaneo. Una novità che va inquadrata nell’insieme dei mutamenti che contribuiscono al processo di semplificazione avviato già da tempo: la fattura elettronica, l’obbligo di memorizzazione e la trasmissione telematica dei corrispettivi.
Dichiarazione precompilata Iva 2021: come funziona
Per le operazioni Iva effettuate dal 1° gennaio 2021, l’Agenzia delle Entrate metterà a disposizione dei soggetti Iva le bozze di alcuni documenti. Le bozze riguarderanno diversi adempimenti:
- I registri Iva delle fatture emesse, di cui agli articolo 23 e 25 del DPR n 633/1972.
- Le comunicazioni delle liquidazioni periodiche Iva, con determinazione del saldo a debito o a credito per il periodo.
- La dichiarazione Iva annuale.
Le bozze saranno inserite in un’area riservata sul sito dell’Agenzia. Le bozze dei registri mensili saranno alimentate di continuo con i dati delle fatture elettroniche trasmesse dall’Agenzia stessa. Questo per consentire alle Partite Iva di accedere alle bozze in lavorazione e per visualizzare e, eventualmente, modificare i dati pervenuti. Per i registri relativi ai primi tre mesi del 2021, le bozze elaborate saranno rese disponibili entro il mese di marzo. Il contribuente Iva potrà accedere alle bozze dei registri relativi ai mesi di gennaio, febbraio e marzo 2021 e avrà tempo fino al 30 aprile 2021 per convalidare o integrare i registri relativi al primo trimestre 2021.
A chi è rivolta
La misura, almeno nella fase iniziale, non coinvolgerà le grandi società, ma le Partite Iva di minori dimensioni. Rientrano tra questi commercianti, artigiani, professionisti, lavoratori autonomi. Si tratta, in particolare, dei soggetti che applicano il regime Iva ordinario e che hanno optato per la liquidazione trimestrale dell’Iva, cioè i soggetti di ridotte dimensioni. Che, d’altra parte, in Italia rappresentano la grande maggioranza dei contribuenti.