Esenzione Imu 2020
Scade oggi il termine per il versamento della seconda rata Imu di quest’anno (per approfondire, leggi il nostro articolo dedicato Imu 2020, acconto in scadenza il 16 giugno: aliquote e modalità di pagamento). A causa del Covi-19, però, sono tante le categorie esentate dal pagamento. In sostanza, il beneficio riguarda quei soggetti passivi d’imposta che appartengono alle categorie che la pandemia ha danneggiato economicamente. Si tratta di quelle imprese che hanno dovuto cioè sospendere o cessare le proprie attività. Una conseguenza, questa, delle misure restrittive e di contenimento del virus. A chi spetta dunque l’esenzione dell’Imu 2020?
Il Decreto Rilancio ha congelato l’Imu per tutti quegli immobili in cui operano imprese del settore ricettivo e turistico. Le prime imprese colpite dalle misure restrittive in vigore. L’esenzione dell’Imu è stata poi estesa anche per le attività appartenenti alle categorie sospese dal Dpcm dello scorso 24 ottobre. Con i Decreti Ristori è avvenuta un’ulteriore estensione della categoria degli esonerati: all’elenco si sono aggiunti i negozi di vendita al dettaglio e di beni e servizi situati nelle zone più esposte al rischio di contagio. Il Decreto Ristori Quater del 30 novembre scorso ha poi definitivamente chiarito che l’esenzione dell’imposta sull’immobile riguarda sia i proprietari, sia i possessori dell’immobile nel quale si svolge l’attività.
Saldo Imu 2020
Con la proroga dello stato di emergenza Coronavirus in Italia, il termine per la pubblicazione da parte dei Comuni delle aliquote e dei regolamenti Imu sul sito del Ministero dell’Economia e delle Finanze, è spostato al 31 gennaio 2021. Questo comporta che, nei Comuni che usufruiscono di questo slittamento, i contribuenti pagheranno entro il 16 dicembre, data odierna, la seconda rata. Mentre l’eventuale conguaglio dovrà essere versato entro il 28 febbraio 2021.