Esenzione Imu seconda casa
Le seconde case, com’è noto, sono soggette al pagamento di tasse locali: si tratta, nello specifico, dell’imposta municipale (Imu) propria e della tassa sui rifiuti (Tari). La legge prevede però diverse agevolazioni e riduzioni del carico fiscale sulle seconde abitazioni. Quelle, cioè, utilizzate per il periodo estivo o invernale, le case vuote e disabitate, dismesse, concesse in comodato a parenti. In alcuni casi, anzi, le riduzioni diventano vere e proprie esenzioni. Regole disciplinate non solo dalle norme nazionali, ma anche dai regolamenti dei singoli Comuni. Esenzione Imu seconda casa: quali sono dunque i casi in cui i contribuenti possono accedere ai benefici fiscali?
Riduzione ed esenzione Imu seconda casa
Innanzitutto bisogna ricordare che, in generale, l’art. 1 comma 747 della legge n. 160 del 2019 prevede la riduzione del 50% su base imponibile ai fini del calcolo Imu per i fabbricati dichiarati inagibili o inabitabili e di fatto non utilizzati. L’agevolazione vale limitatamente al periodo dell’anno in cui si presentano queste condizioni. Una riduzione del 50% è prevista anche per le abitazioni (diverse da quelle iscritte in catasto con categoria A/1, A/8 e A/9 e considerate di lusso) concesse in comodato gratuito a genitori o figli che la utilizzano come abitazione principale. Ancora, una riduzione del 50% della base imponibile è prevista per i fabbricati di interesse storico e artistico. I criteri sono stabiliti dal decreto n. 42 del 2004. La riduzione è del 75% qualora venisse sottoscritto un contratto di locazione a canone concordato.
L’esenzione dell’Imu è prevista invece nel caso in cui la casa familiare è assegnata al genitore affidatario dei figli, dopo il provvedimento di un giudice.
Esenzione Tari seconda casa
Il discorso è diverso per la Tari, per la quale è infatti prevista un’esenzione. La tassa sui rifiuti non deve essere pagata per quelle abitazioni che non possono produrre rifiuti. Quindi per gli immobili inagibili e inabitati. Alcuni Comuni hanno poi previsto l’esenzione della Tari, non applicabile invece all’Imu, anche per le abitazioni non utilizzate per scelta del proprietario. La condizione è che l’immobile sia privo di arredi e di utenze attive.
Agevolazioni 2021
A partire dal 2021 i soggetti non residenti in Italia e titolari di pensione dello Stato di residenza, possono beneficiare del dimezzamento dell’Imu e della riduzione di due terzi della Tari. L’agevolazione vale per una sola abitazione non locata e non concessa in comodato d’uso.
Tutte le agevolazioni si possono applicare previa presentazione della domanda entro il 30 giugno dell’anno successivo. Va ricordato, inoltre, che entro il 28 febbraio 2021 dovrà avvenire l’eventuale conguaglio del saldo Imu 2020 (per saperne di più, l’articolo dedicato Esenzione Imu 2020: le novità).