Diventa possibile dalla fine di Novembre richiedere i contributi a fondo perduto da parte di tutte le attività rimaste chiuse a causa delle misure anti-Covid. Si tratta del contributo noto come “perequativo” previsto dal Decreto Sostegni-bis.
Le domande fino al 28 dicembre
Dalla fine del mese di novembre è possibile presentare domanda per chiedere il contributo a fondo perduto perequativo previsto dal Decreto Sostegni-bis. Il direttore dell’Agenzia delle Entrate, Ernesto Maria Ruffini, ha firmato il provvedimento definendo modalità e i termini per la domanda. La richiesta può essere presentata sino al 28 dicembre del 2021.
A richiederlo, primi tra tutti, possono essere imprese e professionisti che presentano requisiti richiesti, primo fra tutti un calo del risultato economico d’esercizio pari al 30 per cento, hanno tempo fino alla scadenza del 28 dicembre 2021.
Requisiti per l’ottenimento del fondo perduto perequativo
Secondo l’Agenzia delle Entrate la possibilità di richiesta di tale contributo spetta a soggetti esercenti attività d’impresa, arte e professione o che producano reddito agrario, titolari di partita Iva e residenti nel territorio dello Stato. Questi soggetti, nel secondo periodo di imposta antecedente al periodo di entrata in vigore del citato decreto abbiano conseguito un ammontare di ricavi o di compensi non superiore a dieci milioni di euro.
Da tale provvedimento sono esclusi enti pubblici, intermediari finanziari e società di partecipazione.
La conditio sine qua non per l’ottenimento del finanziamento resta una: il risultato economico d’esercizio relativo al periodo di imposta in corso al 31 dicembre 2020 dev’essere inferiore di almeno il 30% rispetto a quello dell’anno precedente.
Come si calcola l’ammontare del contributo
Sempre in accordo con quanto stabilito dall’Agenzia dell’Entrate, l’ammontare del contributo si determina con l’applicazione di una percentuale variabile alla differenza tra il risultato economico d‘esercizio del periodo di imposta in corso al 31 dicembre 2019 e il risultato economico di esercizio del periodo di imposta in corso al 2020.
Le diverse percentuali sono così stabilite:
- 30% se i ricavi e i compensi del 2019 sono inferiori o pari a 100.000 euro;
- 20% se i ricavi e i compensi del 2019 sono compresi fra 100.000 e 400.000 euro;
- 15% se i ricavi e i compensi del 2019 sono compresi fra 400.000 e 1.000.000 di euro;
- 10% se i ricavi e i compensi del 2019 sono compresi fra 1.000.000 e 5.000.000 di euro;
- 5% se i ricavi e i compensi del 2019 sono compresi fra 5.000.000 e 10.000.000 di euro.
Il contributo non spetta qualora l’ammontare complessivo dei contributi a fondo perduto già riconosciuti e sia uguale o superiore alla differenza tra il risultato economico d’esercizio relativo al periodo d’imposta in corso al 31 dicembre 2019 e quello relativo al periodo d’imposta in corso al 31 dicembre 2020.
Come presentare domanda per il fondo perduto
Per poter richiedere il contributo, gli imprenditori devono fare domanda tramite i canali telematici dell’Agenzia delle Entrate. Come anticipato, la deadline cade il 28 dicembre 2021.
Il processo di erogazione del fondo sarà curato sempre dall’Agenzia delle Entrate.
Fondamentale requisito per la validità della domanda è la presentazione di una dichiarazione dei redditi relativa al periodo di imposta in corso al 31 dicembre 2020 che è stata presentata entro il 30 settembre 2021. Mentre quella relativa al periodo in corso al 31 dicembre 2019 entro i 90 giorni successivi al termine di presentazione, in ogni caso non oltre il 30 settembre 2021.
Sul sito dell’Agenzia è disponibile, inoltre, una guida con specifici esempi di calcolo, che aiuta nell’orientamento nei confronti del contributo “perequativo”.
L’erogazione del contributo può essere totale, come accredito sul CC bancario o postare oppure come credito d’imposta in compensazione tramite modello F24.
L’erogazione del contributo sarà effettuata successivamente al riconoscimento di credito d’imposta o accredito sul conto corrente intestato al richiedente.