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Naspi 2021: novità del Decreto Sostegni bis

Naspi 2021, novità del Decreto Sostegni bis

La Nuova Assicurazione Sociale per l’Impiego (Naspi) è la prestazione Inps a sostegno di tutti i soggetti in condizione di disoccupazione, che hanno perso il lavoro non per loro volontà. Per ricevere il beneficio Naspi 2021 sotto forma di indennità mensile, i lavoratori devono presentare la domanda all’Inps in via telematica. La domanda va inoltrata entro 68 giorni a partire dalla fine del rapporto di lavoro. 

Il Decreto Sostegni bis sospende la riduzione mensile della Naspi fino al 31 dicembre 2021. Una novità importante in tema di indennità di disoccupazione che congela di fatto la norma che prevede la decurtazione del sussidio. 

Naspi 2021, sospensione della riduzione

Da oggi, 26 maggio 2021 – data in vigore del Decreto Sostegni bis – e fino al 31 dicembre 2021, è prevista dunque la sospensione della riduzione del sussidio Naspi 2021 su base mensile. La norma prevista dal Decreto legislativo numero 22/2015 impone infatti una decurtazione mensile del 3% del sussidio a decorrere dal quarto mese di fruizione. La misura ha lo scopo di sostenere economicamente i soggetti che percepiscono l’indennità di disoccupazione anche nella fase post-emergenza Covid-19.

L’agevolazione cesserà di avere effetto dal 1º gennaio 2022: a partire da questa data, dunque, salvo proroghe successive, riprenderà la riduzione mensile dell’importo dell’indennità. 

A chi spetta la Naspi

La prestazione spetta ai lavoratori che hanno perso la propria occupazione involontariamente. Sono inclusi:

  • Dipendenti a tempo determinato delle pubbliche amministrazioni. 
  • Soci lavoratori di cooperative con rapporto di lavoro subordinato a queste cooperative.
  • Personale artistico con rapporto di lavoro subordinato.
  • Apprendisti.

Per poter procedere con l’inoltro della domanda, è necessario essere in possesso di alcuni requisiti:

  • Lavorativo, per lavoratori che presentano almeno 30 giornate di lavoro effettivo nei 12 mesi che precedono l’inizio del periodo di disoccupazione.
  • Contributivo, cioè lavoratori che presentano almeno 13 settimane di retribuzione nei quattro anni precedenti l’inizio del periodo di disoccupazione.
  • Stato di disoccupazione: soggetti che hanno perduto involontariamente il proprio lavoro. Dichiarano la propria immediata disponibilità allo svolgimento di attività lavorativa e alla partecipazione alle misure di politica attiva del lavoro concordate con il centro per l’impiego.

Durata e importi

La Naspi è concessa per un numero di settimane pari alla metà delle settimane contributive presenti negli ultimi quattro anni. L’importo è calcolato sulla retribuzione imponibile ai fini previdenziali del soggetto richiedente relativa agli ultimi 4 anni. Ottenuto l’importo, bisogna poi dividerlo per il totale delle settimane in cui è stata versata contribuzione. Il risultato è infine moltiplicato per 4,33. In ogni caso, l’importo mensile dell’indennità Naspi non potrà superare 1.335,40 euro, valore di riferimento per il 2021 comunicato con la Circolare numero 7. L’indennità di disoccupazione Naspi 2021 è compatibile con il reddito di cittadinanza e con i bonus erogati dall’Inps ad alcune categorie di lavoratori per far fronte all’emergenza economico-sanitaria.

Si ricorda inoltre che i lavoratori che hanno perso il proprio impiego a causa di un licenziamento involontario o per risoluzione del contratto, hanno l’opportunità di richiedere la Naspi anticipata. Si tratta della richiesta dell’indennità erogata in un’unica soluzione per l’avvio di una nuova attività autonoma. L’obiettivo di questa misura, sancita dalla Circolare INPS n.94 del 2015, è trasformare l’indennità di disoccupazione in un efficace incentivo alla libera professione. Sarà in questo caso necessario documentare la nuova attività autonoma con una copia della Visura Camerale, o il numero e gli estremi della Partita Iva. Puoi ottenere i documenti online e in tempi brevi grazie al servizio rapido e professionale di VisureSmart.it.