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Pensione di reversibilità: di cosa si tratta

La pensione di reversibilità è una forma di sostegno pensionistico rivolta ai familiari superstiti di un pensionato o di un lavoratore deceduto. Ma chi ne ha diritto? Come funziona? Ecco tutte le risposte.

Cos’è la pensione di reversibilità

La pensione di reversibilità è una forma pensionistica di prestazione economica pensata per i familiari del pensionato o del lavoratore deceduto. Nel caso del pensionato si parla proprio di pensione di reversibilità, mentre nel caso di un lavoratore si tratta di pensione indiretta, ossia di soggetti deceduti che erano ancora in età lavorativa.

Nello specifico si tratta di una quota percentuale della pensione del defunto che decorre dal primo giorno del mese successivo a quello del decesso dell’intestatario della pensione.

A chi è rivolta

Ad avere diritto al trattamento pensionistico come superstiti sono:

  • il coniuge o l’unito civilmente;
  • il coniuge divorziato a condizione che sia titolare dell’assegno divorzile, che non sia passato a nuove nozze e che la data di inizio del rapporto assicurativo del defunto sia anteriore alla data della sentenza che pronuncia lo scioglimento o la cessazione degli effetti civili del matrimonio;

Nel caso in cui non vi fossero coniugi ai quali intestare la quota, queste sono di diritto di:

  • i minorenni alla data del decesso ;
  • gli inabili al lavoro e a carico del genitore al momento del decesso, indipendentemente dall’età;
  • i maggiorenni studenti, a carico del genitore al momento del decesso, che non prestino attività lavorativa, che frequentano scuole o corsi di formazione professionale equiparabili ai corsi scolastici, nei limiti del 21esimo anno di età;
  • i fili maggiorenni studenti, a carico del genitore al momento del decesso, che non prestino attività lavorativa, che frequentano l’università, nei limiti della durata legale del corso di studi e non oltre il 26esimo anno di età.

Nel caso in cui non vi fossero coniugi o figli ai quali intestare la pensione questa andrebbe ai genitori dell’assicurato o pensionato, oppure a fratelli celibi e sorelle nubili del suddetto.

Come funziona

La pensione ai superstiti è pari ad una quota percentuale della pensione già liquidata o che sarebbe spettata all’assicurato deceduto.

Tale quota viene così calcolata:

  • nel caso di un coniuge da solo si parla del 60%;
  • nel caso di un coniuge e un figlio si tratterà dell’80%;
  • con un coniuge e due o più figli si arriva a 100%.

Cosa fare per la pensione di reversibilità

Per fare domanda per richiedere la pensione di reversibilità in via telematica è possibile collegarsi al sito dell’INPS oppure con il supporto di un patronato. Questa può essere richiesta in qualsiasi momento dalla morte del lavoratore, purché sia entro dieci anni dalla stessa.