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Recupero crediti da nullatenente: come funziona

Nel caso in cui un soggetto non adempia ai propri obblighi entro le scadenze stabilite il creditore procede nei suoi confronti tramite azioni legali. Si parla dunque di pignoramento dei beni o della pensione o ancora del conto corrente. Tuttavia, può accadere che il soggetto debitore sia un nullatenente, cosa accade dunque nel caso in cui si voglia procedere per un recupero crediti?

Nullatenente: definizione

Prima di poter comprendere come comportarsi nel caso in cui un soggetto nullatenente soia anche debitore, è bene definire chiaramente il significato stesso di nullatenente.

Il termine non deriva dalla giurisprudenza, bensì dal linguaggio comune. Semplificando si fa riferimento a una persona che non possiede nulla, non è intestataria di beni e non percepisce né redditi né sussidi.

Tuttavia tale definizione non è pertinente per tutte le casistiche possibile. Difatti, delle volte si tratta di un titolare che possiede redditi non pignorabili. Per esempio, un soggetto che riceve una pensione inferiore al minimo vitale o possiede beni di poco valore non può essere vittima di pignoramento.

Indipendentemente da ciò, nessuna legge italiana sanziona coloro che non hanno la possibilità di assolvere i propri debiti. Solo nel caso di evasione fiscale o di superamento di determinate soglie si parla di reato punibile penalmente.

Come effettuare un recupero crediti da un nullatenente

Come accennato, secondo la legge italiana esistono dei beni che non sono pignorabili. Tra questi ritroviamo:

  • 4/5 dello stipendio o della pensione;
  • la prima e unica casa;
  • immobili presenti nel fondo patrimoniale;
  • beni in comunione con il coniuge;
  • beni indispensabili per un’impresa;
  • fedi nuziali, indumenti, letti, tavoli e mobili essenziali.

Il codice civile stabilisce che ogni soggetto sia responsabile dei propri debiti sia nel presente che nel futuro. Pertanto, un creditore può tentare più volte la riscossione del proprio credito verificando se la situazione del debitore sia o meno mutata nel tempo.

Il creditore, a tal proposito, può verificare tramite conto corrente, la residenza anagrafica e domicilio, i veicoli e la pensione di una persona, se questa sia o meno nullatenente.

A chi spetta pagare i debiti del nullatenente

Il debito contratto da un soggetto, in caso di decesso, viene trasferito sugli eredi che ne accettano l’eredità. I questo caso a saldare il debito dell’inadempienti sono gli eredi, ai quali vengono pignorati i beni senza dover intraprendere una nuova causa.

Riassumendo: non è possibile agire forzatamente nei confronti di un nullatenente. L’unica alternativa è attendere è attendere che la situazione cambi, prestando attenzione alla prescrizione al decimo anno, che, però, può essere interrotta inviando una nuova lettera di diffida.