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Sanificazione dei luoghi di lavoro, credito d’imposta al 50%: come funziona

Con la ripresa delle attività produttive le imprese stanno procedendo con la sanificazione dei luoghi di lavoro, secondo i protocolli anti contagio.

LA SANIFICAZIONE DEGLI AMBIENTI DI LAVORO

  • Ogni azienda deve assicurare la pulizia giornaliera e la sanificazione periodica dei locali, delle postazioni di lavoro e delle aree comuni.
  • A fine turno lavorativo è necessario garantire la sanificazione di tastiere, schermi touch e mouse. A questo proposito, si raccomanda l’uso di detergenti adeguati e negli uffici e nei reparti produttivi.
  • Nel caso di lavoratori positivi al COVID-19, bisogna procedere con la pulizia, la sanificazione e la ventilazione dei locali aziendali.
  • Nelle aree geografiche a maggiore endemia, o nelle aziende in cui si sono registrati casi sospetti di COVID-19, si deve assicurare una sanificazione straordinaria delle postazioni lavorative e delle aree comuni (in aggiunta alle normali pulizie).

IL CREDITO D’IMPOSTA COME INCENTIVO ALLA SANIFICAZIONE

I decreti Liquidità e Cura Italia hanno previsto l’introduzione di un credito d’imposta a favore degli esercenti di attività di impresa, arte e professione. L’obiettivo è quello di incentivare la sanificazione degli ambienti e l’acquisto di dispositivi di sicurezza necessari a garantire la protezione degli individui. Il credito d’imposta viene riconosciuto con un 50% sulle spese sostenute per la sanificazione degli ambienti di lavoro. Il limite massimo è di 20.000 euro per ciascun beneficiario, nel limite complessivo di 50 milioni di euro per l’anno 2020. Al momento, per l’attuazione di questa norma occorre aspettare un decreto interministeriale dello Sviluppo economico e dell’Economia.

Per maggiori specifiche circa la sicurezza dei lavoratori vi rimandiamo alla seguente informativa del Ministero della salute e al Protocollo condiviso per il contrasto e il contenimento della diffusione del Covid-19 negli ambienti di lavoro.

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