Come indicato dall’INPS, il Trattamento di Fine Rapporto, noto anche come TFR, per dipendenti pubblici è una somma di denaro corrisposta al lavoratore nel momento in cui termina il rapporto di lavoro.
Per quantificare quanto TFR spetti alla cessazione del rapporto lavorativo si effettua un breve calcolo che si spiegherà di seguito.
TFR: cos’è il trattamento di fine rapporto?
Denominato come TFR, il trattamento di fine rapporto è la prestazione economica che compete al lavoratore subordinato all’atto della cessazione di lavoro, per qualsiasi motivo. È un compenso che si riferisce la momento della cessazione del rapporto di lavoro, considerabile come un salario posticipato calcolato per quote annuali.
L’importo si calcola sommando la retribuzione annua divisa per 13,5. Tale montante si aggiorna annualmente per “indice di rivalutazione” stabilito in misura pari al 75% dell’inflazione più 1,5% fisso.
Ogni anno il TFR accantonato è rivalutato ad un tasso composto, costituito dall’1.5% in misura fissa e dal 75%, dell’ aumento dell’indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai ed impiegati, come accertato dall’ISTAT rispetto al dicembre dell’anno precedente.
Chi ne ha diritto
Ad avere diritto del TFR sono i dipendenti pubblici assunti con:
- contratto a tempo indeterminato dopo il 31 dicembre 2000, eccetto le categorie cosiddette “non contrattualizzate”;
- contratto a tempo determinato in corso o successivo al 30 maggio 2000 e della durata minima di 15 giorni continuativi nel mese;
- infine, contratto a tempo indeterminato entro il 31 dicembre 2000 e che aderisce a un fondo di previdenza complementare (il passaggio al TFR è automatico).
Qualora il rapporto di lavoro a tempo determinato decorre da una data precedente al 2 giugno 1999 sino al maggio 2000, si attua l’iscrizione a un Trattamento di Fine Servizio (TFS).
Come si calcola il TFR?
Come chiarito, il conteggio del TFR avviene sommando per ciascun anno di lavoro una quota pari all’importo della retribuzione, dovuta per lo stesso anno, divisa per il coefficiente 13,5.
L’importo accumulato, eccetto quello dell’anno stesso, è rivalutato al 31 dicembre di ogni anno, con un tasso fisso dell’1,5% più il 75% dell’inflazione rilevato per l’anno precedente.
L’importo calcolato viene definito lordo, in quanto maturato inglobando anche le tasse dovute. In particolare, il TFR è soggetto a una tassazione separata.
Anticipo del TFR
Qualora ne sussistesse la necessità sarebbe possibile ottenere un anticipo sul TFR maturati.
Per poterlo ottenere sono presenti dei requisiti generali:
- rapporto di lavoro subordinato continuativo da almeno 8 anni;
- misura massima del 70% dell’importo del TFR maturato in azienda;
- una sola possibile richiesta.
Le richieste sono soddisfatte annualmente entro i limiti del 10% degli aventi titolo e comunque del 4% del numero totale dei dipendenti.
La richiesta di anticipo viene giustificata dalla necessità di eventuali spese sanitarie, acquisto della prima casa o congedi per astensione facoltativa di maternità, formazione e formazione continua aziendale.