Il Superbonus 2022 va incontro a modifiche e novità. L’Agenzia delle Entrate chiarisce in merito a tutti gli aggiornamenti introdotti dalla legge di Bilancio 2022 in relazione al bonus casa.
Cosa cambia per il Bonus casa 2022
Sono recenti le modifiche relative al Bonus casa 2022. Tali novità nascono al fine di evitare truffe relative all’impiego del bonus. Sul tavolo delle trattative, infatti, è apparsa la possibilità di limitare la cessione dei crediti. Già da qualche giorno, difatti, la direzione presa aveva preannunciato una stretta sulle frodi.
Vediamo cosa cambia nel dettaglio.
Come anticipato, il Governo sta studiando un decreto che combatta le frodi. la manovra introduce, dunque, una franchigia per limitare le situazioni in cui tutti gli altri bonus, per essere ceduti o usati con lo sconto in fattura, devono avere il certificato in grado di attestare la conformità della spesa.
Questo non servirà solamente se si tratta di “interventi qualificati come attività edilizia libera dal Testo unico dell’edilizia, dal glossario dell’edilizia libera o dalle norme regionali e per i lavori di importo complessivo non superiore a 10mila euro“.
Le nuove regole
Le nuove norme sono state introdotte lo scorso 4 febbraio. Da tale data è, infatti, possibile comunicare le cessioni prive di asseverazione e riviste in base alla nuova franchigia. Inoltre, si può comunicare la cessione di tutte le spese pagate nel 2022. Tale aggiornamento ha creato alcuni problemi, in particolare ai professionisti che hanno dovuto scegliere tra l’attendere la nuova franchigia o pagare l’asseverazione. Un’altra difficoltà per loro è stata quella di osservare le detrazioni edilizie.
Vi sono delle regole da chiarire per ciò che concerne 5 differenti situazioni relative alla franchigia in cinque situazioni differenti. Infatti sui vari portali si legge: “la franchigia prevista dalla legge di Bilancio non vale mai per il bonus facciate. Per la cessione o lo sconto in fattura, cioè, servono sempre l’asseverazione e il visto“. Mentre invece nel secondo punto si legge che si potranno cedere anche le spese per la manutenzione ordinaria collegata.
La terza regola riguarda l’installazione degli impianti di condizionamento con pompa di calore, cedibile perché ritenuto manutenzione straordinaria. Il quarto punto riguarda la congruità dei costi da rispettare. Mentre il quinto ed ultimo punto riguarderà l’acquisto del box auto con cessione o sconto in fattura.