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Bonus infissi: come ottenere le agevolazioni

Tra le molteplici riconferme della Legge di Bilancio troviamo il rinnovo del bonus infissi. Sconti dal 110% sino al 50% per l’acquisto, l’installazione o la sostituzione dei vecchi infissi con nuovi prodotti che migliorino l’efficientamento energetico della casa. Vediamo come ottenerlo.

Bonus infissi: tutte le modalità di ottenimento

Con la riconferma del bonus infissi sono presenti tre modalità per l’ottenimento dell’agevolazione ed esistono altrettanti sconti di cui poter usufruire.

Al momento si procede tramite la richiesta del superbonus 110%, dell’ecobonus e del bonus ristrutturazione. Vediamo nel dettaglio le differenze e i requisiti necessari per ottenerli.

Bonus infissi 2022 con superbonus 110%

Tra le migliorie presenti nel superbonus 110% rientra la sostituzione degli infissi. Si tratta, infatti, di un intervento trainato, a patto che ne esista uno trainante. Difatti, la sostituzione degli infissi e dei serramenti deve rientrare tra le sostituzioni di componenti esistenti o di loro parti, ma non come nuova installazione.

Per rientrare nei requisiti, inoltre, è necessario che vi sia l’aumento di almeno due classi energetiche.

Ribadiamo che tra i lavori trainanti, realizzabili congiuntamente alla sostituzione degli infissi rientrano:

  • il cappotto termico;
  • la sostituzione impianti di climatizzazione invernale con pompe di calore o caldaie a condensazione;
  • gli interventi per migliorare il rischio sismico;
  • la coibentazione del tetto degli edifici.

È, infine, obbligatorio, che le spese sostenute per gli interventi trainati (come la sostituzione degli infissi) sul singolo appartamento siano effettuate in un intervallo di tempo che sia compreso tra l’inizio e la fine dei lavori trainanti. Dunque, secondo le regole del superbonus, è fondamentale effettuare prima gli interventi trainanti e solo dopo il loro inizio quelli trainati.

Bonus infissi con l’ecobonus

Come precedentemente affermato, è possibile sostituire i propri infissi beneficiando della detrazione prevista dall’ecobonus. Le parti sostituite, in questo caso, delimitano un volume riscaldato verso l’esterno o verso vani non riscaldati e devono garantire un valore di conduttività termica minore o uguale al limite stabilito per le differenti fasce climatiche.

In questo caso i lavori consentono una detrazione fiscale del 50% per una spesa minima di 60mila euro.

Anche in questo caso l’intervento deve configurarsi come sostituzione di elementi già esistenti e/o sue parti. Inoltre, i valori di trasmittanza termica iniziali (Uw) devono essere superiori ai valori limite riportati in tabella 1 dell’Allegato E del D.M. 6.08.2020, per interventi con data di inizio lavori a partire dal 6 ottobre 2020.

Il bonus ristrutturazione

Come ultima modalità presentata si parla del bonus ristrutturazione. Anche in questo caso si prevede una detrazione fiscale del 50% sul totale delle spese, per un importo massimo di 96mila euro.

La detrazione si rateizz in dieci quote annuali, di pari importo.

Tra gli interventi approvati, anche la sostituzione di finestre, portefinestre, serramenti e tapparelle. I nuovi infissi devono presentare una diversa tipologia di materiale, di dimensioni o di struttura rispetto a quelli già precedentemente installati nell’immobile.

Scadenze e modalità di richiesta

Il bonus infissi con ecobonus e bonus ristrutturazione potrà essere richiesto entro il 31 dicembre 2024.
Per i privati che usufruiscono del superbonus 110%, la scadenza è fissata per il 31 dicembre 2025.

Per accedere alle detrazioni bisogna trasmettere all’Enea (il sito dedicato alle detrazioni fiscali) una copia dell’attestato di certificazione o qualificazione energetica e una scheda contenente gli interventi effettuati entro 90 giorni dalla data di fine dei lavori.