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Bonus per l’abbonamento ai mezzi pubblici: a chi spetta

E se vi dicessimo che il bonus monopattini e bici può essere utilizzato per i mezzi pubblici? Stiamo parlando del bonus per l’abbonamento ai mezzi, scopri di cosa si tratta e a chi spetta.

Bonus mezzi pubblici

Da metà aprile è possibile presentare domanda per richiedere il riconoscimento del cosiddetto bonus mobilità. La misure può coprire anche i costi di abbonamento ai mezzi pubblici. Oltre ai monopattini e biciclette elettriche, l’agevolazione può essere impiegata per l’acquisto di abbonamenti per i trasporti pubblici, come alternativa green alla guida di macchine e moto.

Il bonus mobilità sostenibile è un credito d’importa riconosciuto alle persone fisiche che dal 1° agosto al 31 dicembre 2020 hanno sostenuto spese per:

  • acquisto di biciclette, monopattini elettrici, e-bike;
  • abbonamenti per il trasporto pubblico;
  • servizi di mobilità elettrica in condivisione.

Per fruire del bonus è necessario comunicare all’Agenzia delle Entrate dal 13 aprile al 13 maggio l’ammontare delle spese sostenute tramite l’invio del modello approvato.

A quanto ammonta il bonus mobilità per il trasporto pubblico

Il credito d’imposta riconosciuto per il bonus mobilità è di 750 euro, come limite massimo, ed è utilizzabile nella dichiarazione dei redditi in diminuzione delle imposte dovute.

L’Agenzia delle Entrate, di conseguenza, comunicherà l’importo riconosciuto in sconto alle tasse dovute, che può essere fruito non oltre il periodo d’imposta 2022. In particolare la comunicazione arriverà entro 10 giorni dalla scadenza del termine di presentazione dell’istanza. Sarà resa nota in questa circostanza la percentuale di credito di imposta spettante a ciascun richiedente, sulla base delle richieste ricevute e tenuto conto del limiti di spesa di 5 milioni di euro.

Nella domanda si devono indicare:

  • codice fiscale del beneficiario;
  • il rappresentante firmatario dell’istanza, se presente;
  • la determinazione del credito d’imposta.

Infine, ove il bonus fosse stato richiesto nel 2021 il soggetto che presenta il 730 può convertirlo in credito d’imposta del 2022 solo se vi sono delle eccedenze rispetto all’anno precedente o se l’agevolazione non è stata utilizzata.