La crescita del numero di malattie, come il morbo di Alzheimer, hanno portato verso un’estensione della Legge 104 e di ulteriori agevolazioni.
Oltre la Legge 104
Il prolungamento dello stato d’emergenza ha dato un chiaro messaggio relativo all’avanzare della pandemia che, ad oggi, nonostante i contagi in calo, non è ancora possibile dichiararla finita.
Tuttavia, non si devono dimenticare tutte le altre malattie che, congiuntamente al Covid, hanno continuato a crescere e peggiorare. Queste, oltre le pericolose conseguenze che portano con sé, possono complicare la situazione nell’eventuale comparsa del virus.
Esiste un novero di patologie, più o meno gravi, che conducono verso l’assegnazione di una percentuale di invalidità, collegata alla riduzione delle capacità lavorative, che rientrano nelle concessioni offerte dalla Legge 104.
Negli ultimi anni, queste malattie sono cresciute, soprattutto per patologie relative all’apparato cardio-circolatorio e ulteriori stati di demenza.
Tale crescita ha spinto lo Stato verso la revisioni di alcuni dei parametri, considerando ulteriori strumenti in aggiunta alla 104.
In taluni casi, infatti, si concede l’accesso alla pensione anticipata, o ancora assegni mensili.
In molti casi, dunque, si vengono a creare delle condizioni che manifestano la possibilità di accedere a ulteriori agevolazioni.
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Gli importi degli assegni
La Legge 104 nasce come tutela di tutti coloro che patiscono di una condizione di invalidità e anche coloro che sono definiti come caregiver. Spesso, infatti, affianco alla riduzione della capacità lavorativa, si manifestano difficoltà nelle attività quotidiane.
Gli assegni concessi hanno anche entità superiore a 500 euro e senza limiti di reddito. Infatti, alcune malattie cardiache e stati di demenza sono spesso connessi e possono condurre verso il rischio di ictus.
Secondo alcuni dati dello studio Global Burden of Disease, le malattie di questo genere sarebbero in aumento.
Le indennità Inps scattano per invalidità civile, potenzialmente totale in base alla gravità della malattia. In caso di percentuale fra il 74% e il 99%, si percepirà un’indennità di accompagnamento pari a 525,17 euro.