Con il decreto sostegni bis, ovvero la legge n. 73/2021, sono state disposte diverse agevolazioni fiscali sull’acquisto della prima casa per gli under 36. L’obiettivo del decreto è di favorire l’autonomia abitativa dei giovani, permettendo l’acquisto agevolato di una prima casa. Con le leggi di bilancio 2022 e 2023 i sostegni sono stati prorogati sino al prossimo 31 dicembre. In questo articolo vedremo insieme come funzionano le agevolazioni e chi ha diritto ad accedervi.
Come funzionano le agevolazioni per l’acquisto della prima casa
Le agevolazioni per l’acquisto della prima casa per gli under 36 comprendono esenzioni fiscali particolarmente rilevanti, nello specifico è prevista l’esenzione dal pagamento dell’imposta di registro, ipotecaria o catastale purché le compravendite non siano soggette a Iva. Per gli acquisti soggetti a Iva, invece, è prevista l’esenzione dalle imposte di registro, ipotecaria e catastale, oltre al riconoscimento di un credito d’imposta del valore dell’Iva di acquisto.
Chi può richiedere le agevolazioni
Le agevolazioni spettano a tutte le persone che non abbiano compiuto i 36 anni di età all’atto di stipulazione del contratto. Inoltre, affinché si possa usufruire delle agevolazioni, è necessario possedere un ISEE non superiore a 40.000 euro annui.
L’Agenzia delle Entrate specifica, inoltre, che è possibile presentare l’ISEE attuale in sostituzione dell’ISEE ordinario, nel caso in cui la situazione lavorativa o patrimoniale del proprio nucleo familiare sia variata significativamente, come nel caso di perdita del lavoro.
Se avete necessità di calcolare il vostro ISEE tenete conto che dovrete avere a portata di mano diversi documenti. Con Visuresmart.it è possibile richiedere buona parte della documentazione necessaria direttamente online.
Su quali immobili è possibile richiedere le agevolazioni
Non tutte le abitazioni sono idonee ad accedere alle agevolazioni per l’acquisto della prima casa. L’Agenzia delle Entrate ha infatti specificato quali immobili sono idonei e, al tempo stesso, sottolineato quali non possono essere acquistati godendo degli sgravi fiscali previsti.
Tra gli immobili ammessi troviamo quelli presenti nelle seguenti categorie catastali:
- A/2 – Abitazioni di tipo civile
- A/3 – Abitazioni di tipo economico
- A/4 – Abitazioni di tipo popolare
- A/5 – Abitazioni di tipo ultra popolare
- A/6 – Abitazioni di tipo rurale
- A/7 – Abitazioni in villini
- A/11 – Abitazioni e alloggi tipici dei luoghi
È possibile, inoltre, usufruire delle agevolazioni anche per l’acquisto degli edifici di pertinenza dell’immobile principale che ricadono nelle seguenti categorie catastali:
- C/2 – Magazzini e locali di deposito
- C/6 – Rimesse e autorimesse
- C/7 – Tettoie chiuse o aperte
Infine, il beneficio previsto dal decreto sostegni bis non si applica all’acquisto degli immobili ricadenti nelle seguenti categorie catastali:
- A/1 – Abitazioni di tipo signorile
- A/8 – Abitazioni in ville
- A/9 – Castelli e palazzi di pregio storico e artistico
Prima di acquistare un immobile e richiedere le agevolazioni per l’acquisto della prima casa, dunque, è bene informarsi attentamente sull’edificio di interesse richiedendo una visura catastale. Grazie ai servizi offerti da Visuresmart.it è possibile richiedere direttamente online una visura catastale ordinaria. Inoltre, è utile verificare anche lo stato ipotecario dell’immobile con una visura ipotecaria. Infine, qualora si voglia conoscere nel dettaglio la conformazione della casa che si vuole acquistare, è possibile richiedere online una planimetria catastale.