Il Superbonus va incontro a modifiche. La novità più interessante del superbonus è la proroga per effettuare dei lavori nelle villette.
Vediamo tutte le novità del Superbonus 110%.
Superbonus villette
Il Parlamento ha dato il via al Documento di Economia e Finanza, dando una serie di richieste per cambiare alcuni aspetti del superbonus.
Attualmente, coloro che vogliono usufruire dell’agevolazione devono assicurarsi che almeno il 30% dei lavori sia effettuato entro il 30 giugno. Per l’ultimazione delle opere, invece, il limite è il 31 dicembre. Questi termini, nel corso dei mesi, si sono rivelati problematici da rispettare, pertanto il governo vuole prorogare il termine.
Nel testo si precisa che il 30% dei lavori che dev’essere effettuato si riferisce al complesso dei lavori e non ai singoli oggetto dell’intervento.
A rientrare nei lavori accettati per le villette sono quelli trainanti, ossia:
- il cappotto termico;
- la sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale esistenti, con impianti centralizzati;
- interventi antisismici.
Nel caso dei trainati si parla invece:
- gli interventi di efficientamento energetico;
- l’eliminazione delle barriere architettoniche;
- l’installazione di impianti solari fotovoltaici e sistemi di accumulo;
- l’installazione delle infrastrutture per la ricarica di veicoli elettrici.
Leggi anche: Superbonus 110%: la stretta sulle frodi
Semplificare le cessioni
Nel testo in esame si richiede anche di allentare i limiti introdotti nei mesi scorsi per la cessione dei crediti edilizi. La volontà è di consentirla a istituti diversi da banche e assicurazioni.
Con le attuali regole, il proprietario dell’immobile può effettuare la cessione a chi vuole o chiedere lo sconto in fattura. Dopo il primo passaggio, però, le cessioni successive non possono essere più di due né possono essere parziali.
A poter essere beneficiari della cessione solo attualmente solo banche, assicurazioni e finanziarie iscritte all’albo. Solo per le banche è stata introdotta la possibilità di effettuare un quarto passaggio, ma esclusivamente a correntisti dell’Istituto.
Adesso si richiede che altri soggetti possano rientrare nella cessione.